mercoledì 1 luglio 2009

Gestire i propri atteggiamenti: una risposta allo stress... e a tanto altro!

Sicuramente conoscete qualcuno che è solito dire: "io sono fatto così, mi stresso facilmente", oppure qualcosa del tipo "quando succedono queste cose io mi deprimo..non posso farci niente".
Ognuno di noi reagisce al mondo esterno in modo diverso.. è il nostro carattere, un insieme di caratteristiche innate e di esperienza di vita (cultura, insegnamenti, contesto familiare..) che ci rende unici e, purtroppo, a volte anche "schiavi" di noi stessi.
Stanchezza, nervosismo, tristezza, ansia, sono solo alcuni dei nostri stati d'animo interiori che esterniamo tramite i nostri atteggiamenti, ovvero gesti, posture, pensieri, sguardi e comportamenti. Pensateci bene..una persona depressa tende ad avere un viso triste, le spalle abbassate e probabilmente una serie di pensieri pessimisti; una persona stressata tende a mostrarsi stanca, disorganizzata e di solito molto ansiosa. Come vedete, i nostri atteggiamenti esprimono esattamente quello che sentiamo dentro.
Secondo alcuni esperti di comportamento organizzativo e coaching (http://www.linkedin.com/in/tomasbay ; www.tonyrobbins.com/Home/Home.aspx) questa relazione tra attitudine e stati d'animo non è univoca, in parole povere non è solo lo stato d'animo ad influenzare l'atteggiamento ma anche il contrario!
Quello che ci stiamo dicendo è semplice e il miglior modo per capirlo è sperimentarlo:
Provate a sorridere per qualche minuto.
Ora descrivete quello che provate... avete ancora voglia di sorridere vero? Probabilmente vi sentite anche più sereni.. possibile?
Ebbene si, quando utilizziamo i muscoli del viso per sorridere il nostro cervello collega il nostro atteggiamento allo stato d'animo positivo a cui di solito è associato ed è stimolato a comportarsi di conseguenza.
Stessa cosa accade se provate a tenere le spalle diritte e camminare a testa alta dopo che qualcosa è andato storto e siete un po' depressi... vi riprenderete molto prima (e soprattutto non vi sentirete chiedere da 20 persone "cosa c'è che non va").
L'esercizio appena svolto è solo una parte del cosiddetto TRIAD model concepito dal famoso coach motivazionale Antony Robbins (www.tonyrobbins.com/Home/Home.aspx). Il TRIAD si basa sulla considerazione che gli esseri umani sono capaci di alterare i propri atteggiamenti utilizzando 3 modalità differenti. La prima è quella Fisiologica, che abbiamo appena appreso, la seconda è quella del Focus e la terza quella del Linguaggio/significato.
Il Tai Chi, lo Yoga e perché no, anche il golf sono tutte discipline che agiscono sulla postura, l'utilizzo del corpo e la respirazione, indirizzando il nostro cervello verso stati d'animo legati alla calma, la serenità e la stabilità interiore.
Altre attività come scrivere, ascoltare musica, leggere, possono, invece, essere ricondotte alla modalità del Focus, cioè la concentrazione su un'attività specifica che il nostro cervello associa a stati d'animo positivi. Di solito si tratta di attività semplici che non richiedono un forte dispendio di energie psichiche e che sono facilmente praticabili. Diventare miliardari in un'ora è una bella attività...ma vi assicuro che provandoci ne uscirete ancora più depressi... meglio puntare su qualcosa di fattibile!
Il "pensare positivo" invece rientra nella terza modalità, Linguaggio/significato. Ciò che ci accade attorno non è mai solo bianco o nero, vedere le cose da una prospettiva diversa aiuta il nostro cervello ad attivarsi ed uscire dalla schiavitù di un particolare stato d'animo in cui ci ritroviamo. Ovviamente questo non vuol dire che bisogna sempre essere ottimisti, ma semplicemente cercare sempre una o più alternative o spiegazioni possibili... e nel peggiore dei casi, quando non c'è nulla da fare, la parola chiave è LIFE GOES ON... lasciate cadere il masso nell'acqua e continuate a remare! Oltre al pensare positivo, fa molta differenza anche il "comunicare positivo", a se stessi e agli altri. Dire "non è andata benissimo, la prossima volta sarà perfetto" ha sicuramente un impatto emotivo migliore risposta a dire "è andata male, non voglio pensare a come andrà la prossima volta", non credete?
Bene! Allora sorriso smagliante e spalle diritte; obiettivi chiari e pensiero positivo... ecco le basi per affrontare lo stress e le altre situazioni negative nel migliore dei modi!
Fateci sapere se il TRIAD model funziona davvero!
Nell'attesa... Enjoy it!
GiuS

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