lunedì 12 ottobre 2009

Tutta la perseveranza per diventare Affidabili ... in 10 domande!


Love My Job! propone oggi la prima di una serie di interviste a persone - di certo non sprovviste di coraggio - che hanno scelto la strada della start up come percorso di carriera.

Chi meglio di Matteo Sutto poteva incarnare una personalità del genere? CV accademico molto più che brillante ed iniziali esperienze professionali davvero significative ... Poi? La decisione di cambiare strada, approdando al mondo delle start-up. Il sogno? Quasi scontato: crearne una con le proprie mani. Vi interessa? Date uno sguardo!

1. Descrivi brevemente il tuo percorso accademico e professionale prima di lavorare per GliAffidabili.

Ho conseguito la laurea triennale in Bocconi in Economia Aziendale, arricchita da un semestre alla University of Texas at Austin. Di ritorno dagli States l’insofferenza nei confronti dell’Italia e della mia città natale stava raggiungendo livelli insostenibili. Ho quindi deciso di completare i miei studi all’estero, facendo un MSc in International Management all’ESADE di Barcellona, concludendolo successivamente a Parigi presso HEC.

A livello professionale ho prima fatto un’internship estiva nel dipartimento di Wealth Managment di Credit Agricole in Lussemburgo e successivamente un’esperienza di 6 mesi in banca d’affari a Parigi, da Rothschild.

2. Come mai la decisione di lavorare per GliAffidabili? Quali fattori ti hanno convinto?

Ho sempre avuto il sogno di creare un progetto imprenditoriale sin da tempi pre-universitari. Consideravo il periodo di lavoratore “dipendente” come una fase transitoria prima di buttarmi in un’avventura tutta mia.

Grazie all’esperienza in Investment Banking ho rapidamente realizzato che quel tipo di ambiente non faceva per me. Nessun tipo soddsifazione se non quella economica.

Ho quindi abbandonato Rothschild e Parigi con l’obiettivo di anticipare l’ingresso nel mondo imprenditoriale. E quale palestra migliore se non quella di lavorare in una start-up appena lanciata? Facendo un po’ di ricerche sulle startup italiane particolarmente interessanti mi sono imbattuto ne GliAffidabili. Caso vuole che proprio in quel periodo stessero cercando il primo “esterno” da affiancare al team dei 3 fondatori. Ed eccomi qui.

3. Ti dedichi al sito a tempo pieno? Hai accantonato per ora la carriera in azienda?

Si mi ci dedico a tempo pieno, insieme al CEO della società, Giulia. Credo proprio di aver accantonato la carriera in azienda. Se all’inizio ero molto perplesso sulla mia scelta, ora penso di aver le idee decisamente più chiare: questa é decisamente la mia realtà.

4. Quanto tempo al giorno dedichi al sito? Quante persone lavorano con te e che ruoli ricoprono?

Gli orari alla fine li stabilisci tu. O meglio sta a te gestire al meglio il tuo tempo, fermo restando che devo rispondere del mio lavoro ai 4 soci.
L’altra persona full time é appunto Giulia. Gli altri 2 fondatori, che sono più senior di noi 2, per ora ci lavorano nei loro pochi momenti liberi all’interno della loro giornata lavorativa. Questo significa di fatto che ci lavorano principalmente di notte e nei weekend.

5. Quali sono le principali difficoltà di ogni giorno?

Allo stadio attuale le difficoltà principali riguardano il tentativo di stringere partnership commerciali con enti e portali che ci porterebbero traffico e visibilità. E’ abbastanza frustrante per esempio ottenere una risposta ogni 50 mail inviate. C’é chi dice che la perseveranza sia la qualità più importante in un imprenditore. Molto probabile.

6. Quali caratteristiche personali/conoscenze hai tirato fuori in questa esperienza?

Sto letteralmente scoprendo un mondo che prima conoscevo solamente in superficie. Dalla costruzione di un sito internet, al come fare marketing online, come relazionarsi con i propri fornitori (web agency, programmatori, ecc) e moltissime altre cose. Tutte conoscenze che potrò sfruttare a pieno quando mi lancerò in un’avventura tutta mia

7. Qualche dato sul sito: mission, target, capitale iniziale, anno di fondazione, sede.

Mission e Target sono quelli di diventare il provider # 1 di social reputation in Italia e possibilmente anche nel resto d’Europa sia nel mercato B2C che in quello B2B. A livello più concreto sostituire il modello di directory online tradizionale rappresentato dalle Pagine Gialle per quanto riguarda i servizi professionali.

Il sito é online da aprile 2008 e siamo gentilmente “ospitati” negli uffici di una società di consulenza anche lei appena lanciata che si chiama NuvòConsulting presso cui lavora uno dei 3 soci fondatori. Ne approfitto per invitare tutti i lettori a dare un'occhiata al loro sito e a contattarli qualora siate interessati a lavorare in una società di consulenza assolutamente non-convenzionale
http://www.nuvoconsulting.it/
Sono in piena crescita e sono sempre alla ricerca di nuovi talenti

8. Puoi dare qualche dato sull’andamento? (economici, utenti, recensioni etc)

Abbiamo circa 10.000 utenti divisi abbastanza equamente tra chi cerca e chi offre servizi professionali. Siamo in costante crescita e abbiamo numerose iniziative in cantiere che dovrebbero aiutarci ad accellerare tale crescita ulteriormente. Innanzitutto stiamo lavorando da ormai qualche mese sulla nuova piattaforma che vedrà la luce prima di natale. Un sito totalmente rifatto dove saranno presenti numerosissime funzionalità aggiuntive.

Sul nostro blog (http://www.gliaffidabili.it/blog) potete seguire il "making of" del nuovo sito in puntate settimanali.

Sul lato partnerships abbiamo appena siglato un accordo con Virgilio Genio che ci porterà sicuramente ulteriore visibilità. Speriamo inoltre di comunicarvi a breve ulteriori accordi. Ricordo a chi ci volesse seguire che siamo sia su Facebook con una fan page dedicata, sia su Twitter (twitter.com/GliAffidabili)

9. Cosa ti dà questa esperienza in termini personali che prima non avevi?

Sicuramente la convinzione di voler fare questo nella vita. Penso che non sia una cosa da poco.

10. Ultima: vuoi continuare per questa strada?

Assolutamente si. Possibilmente non in Italia ma all’estero, idealmente proprio negli States.Se non sarà con GliAffidabili sarà con un’altra start up.

3 commenti:

  1. Post eccezionale, soprattutto per il fatto che anche in questa intervista traspare una problematica che affligge il nostro sistema universitario, cioé il collegamento con il mondo del lavoro.
    forse non sarà il caso specifico di matteo, ma dalle sue parole si evince che si è accorto della sua vera passione dopo una triennale, due master e due tirocini.....certo, la sua esperienza alla fine si è conclusa nel migliore dei modi, ma quanti studenti dopo 5 anni non hanno gli strumenti adatti per ricoprire il ruolo professionale per cui hanno studiato (responsabilità dell'università)? quanti studenti credono che la laurea sia il punto d'arrivo e non sentono la necessità di approfondire durante gli studi le loro conoscenze linguistiche ed esperienze professionali (responsabilità di noi studenti)?

    Francesca

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  2. Grazie per l'occasione di raccontare la mia esperienza OS
    Per collegarmi a quanto detto da Francesca, sicuramente l'aver studiato e lavorato in ambienti diversi tra loro mi ha aiutato a trovare un lavoro che mi soddisfasse realmente

    Un grosso problema che ho riscontrato nelle diverse università in cui ho studiato (in particolare in Bocconi) é il fatto che non si dia abbastanza valore a scelte professionali "non convenzionali". Si ha quasi la sensazione che
    se non si finisce a lavorare in Banca d'Affari o in Consulenza Strategica si é degli studenti "falliti".
    E trovo che sia un peccato che molti tra gli studenti più brillanti non prendano minimamente in considerazione il perseguire strade diverse

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  3. Concordo con entrambi.
    L'Università a volte sforna conformazione, percorsi ideali e percezione di aziende di serie A e di serie B. Non è facile uscire da questo guscio.
    Il messaggio che abbiamo voluto dare è proprio questo: si può fare! Esistono tanti percorsi alternativi che non ricevono la giusta visibilità ... Ma che forse gratificano il nostro potenziale al 100%.
    Basta provarci.

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