mercoledì 11 marzo 2009

Recruitment 2.0

Di sicuro, una delle più importanti rivoluzioni avvenute al mondo negli ultimi 5 anni: il Web 2.0. Ha radicalmente cambiato il modo in cui interagiamo con la rete, rendendoci attori protagonisti dell'universo navigabile. Facebook, MySpace, Youtube, Wikipedia, Twitter, solo per citarne alcuni. Sono i canali preferenziali per interagire in rete, scrivere e creare, discutere e commentare, insomma per esistere, virtualmente parlando. Il contagio è inarrestabile: anche le aziende cominciano a rendersene conto. Ecco perchè le organizzazioni più "intelligenti" stanno adattando alcuni processi chiave al mondo del Web 2.0, con la finalità di renderli molto più vicini alle esigenze degli utenti. Il recruitment è uno di questi. Si tratta del processo per eccellenza tramite cui le aziende entrano in comunicazione con le persone e viceversa. E' il punto di contatto, il momento in cui scatta oppure no la cosiddetta "empatia". E' necessario mettere chiarezza su un dettaglio abbastanza rilevante: recruitment non significa solamente colloquio. Parliamo invece di un processo che comincia dall'attrazione dei candidati, passando per la selezione, fino ad arrivare all'entrata in organico. La domanda che alcune aziende si sono già poste è: come rendere questo processo, e quindi l'azienda intera, più vicini ai candidati? Risposta semplice: utilizzando il Web 2.0. L'Oreal è un tipico caso di questo tipo: ha creato una pagina Facebook esclusivamente dedicata al recruiting. Accedendovi si possono trovare delle informazioni utilissime (testi e filmati) a comprendere la cultura aziendale e i ruoli previsti per i neoassunti. Sul wall, un membro dell'HR risponde alle domande dei candidati e li invita a prendere parte al processo di selezione. E' la strada giusta? E' corretto annullare le distanze in questo modo? Love my Job! è assolutamente convinta di si. E voi, cosa ne pensate? Enjoy it!

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